villa vittadini brianza
Brianza

Volete saperne di più sulla Brianza?

Brianza: il luogo dove vivo e dove creo, non ha una definizione territoriale precisa e racchiude parti di province diverse tra Monza, Como Milano e Lecco. Ha però delle caratteristiche di natura geografica, demografica, economica, sociale, culturale e linguistica che la individuano in modo chiaro dal resto della Lombardia.

Brianza che Nutre

Qualche settimana fa sono stata invitata in qualità di blogger, ma anche di conoscitrice del territorio, al bloggerday organizzato dal Consorzio “Brianza che nutre” che si è svolto proprio intorno al paese dove vivo: Montevecchia.

Il Consorzio, nato grazie alla spinta di EXPO 2015, coinvolge più di venti realtà territoriali nel mondo della ristorazione, accoglienza, associazioni di volontariato, istruzione, editoria e stampa e produttori di alimenti di alta qualità.

Si prefigge di far conoscere le eccellenze della Brianza al mondo e uno strumento che utilizza è quello di coinvolgere in tour eno-gastronomici e culturali alcuni food e travel blogger.

Io vivo qui da sempre e dò molto per scontato ma davvero le eccellenze sono moltissime e i luoghi bellissimi, e il tour è stato d’ispirazione per decidere di raccontarvi su questo blog delle bellezze che mi circondano, che nutrono l’anima non solo il corpo.

Anche a me piace capire e scoprire il background delle artigiane che amo: dove vivono e quali sono le loro basi culturali e la cosa si fa ancora più importante quando con le tecnologie moderne è molto più facile comunicare con persone di tutta Italia e anche da tutto il mondo.

Montevecchia

Montevecchia è dove vivo e dove mi ispiro, si trova in particolare nella Brianza Lecchese ed è la prima collina che si incontra uscendo da Milano e andando a Nord, verso il lago di Como, verso Lecco in particolare.

Il territorio comunale è completamente immerso nel Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone e attraversato da una decina di sentieri facili da percorre a piedi. 

L’area del parco è molto più grande del comune ed è una riserva ricoperta da boschi e attraversata dal torrente Curone; richiama così tanti turisti, anche per i numerosi agriturismi e ristoranti presenti in zona. Un angolo di Toscana al nord.

Il Bloggerday

Il tour si è svolto in più tappe e ve ne parlerò approfonditamente nei post che scriverò prossimamente, ma voglio ingolosirvi raccontandovi di quali luoghi siamo andati alla scoperta, io con 8 tra giornaliste e blogger affamate e infreddolite, curiose di scoprire le bontà brianzole.

Purtroppo il tempo non ci ha assistito quella domenica ma i nostri ospiti ci hanno coccolato moltissimo per compensare la mancanza di sole.

WhatsApp Image 2018-03-21 at 13.20.14

I Cucinieri a Viganò di Brianza

Un luogo dedicato a banchetti, aperitivi e brunch domenicali. Entrate in cucina abbiamo visto all’opera i cuochi che ci han spiegato due ricette utilizzando i prodotti dei produttori del consorzio : Zafferano Padano e Miele.

Il brunch buonissimo e l’occasione di sedere attorno ad un tavolo con persone sconosciute è il retaggio culturale italiano più bello che ci sia.

Il Santuario di Montevecchia

In epoca Romana era una fortezza che si è trasformata in santuario nelle epoche successive.

E’ famoso per il suo organo, ma soprattutto, grazie alla sua posizione dominante, per la sua vista mozzafiato. Ho fatto da guida spiegando qualcosa di Montevecchia. Un grazie va a Domenico e a Carlo della Promontevecchia per la spiegazione sull’eco-sistema naturale e sulla storia del Santuario.

Tenuta Valcurone

Una cantina vitivinicola di vecchia data ma organizzata e gestita con spirito moderno, grafica accattivante e vini sinceri.

La sorpresa è stata vedere trasformato il vecchio agriturismo in ristorante di livello, interni magici, piatti di alta cucina cucinati dallo Chef Edoardo Lorenzetti. Ci torneremo presto!

Villa Sormani del Conte Uva

Una residenza storica di Missaglia perché non costruita come le altre ville brianzole intorno al 1600, qui si parla di templari e medioevo.

Siamo stati ricevute personalmente dal Conte Alberto Uva che ci ha raccontato della stratificazione storica della sua casa e dei progetti per il futuro…Cene Verdiane con menù rielaborato da ricette proprio di Giuseppe Verdi, rappresentazioni delle sue opere nella sala dei concerti con tenori e soprani in abiti dell’epoca cuciti appositamente per l’occasione.

La brianza è magica e non lo sa nessuno…c’è veramente molto da scoprire e da raccontare!

yoga al tramonto montevecchia
qui parlo di me

Yoga: una riscoperta che fa bene al cuore

Qualche mese fa ho fatto una lezione di yoga. Kundalini Yoga per la precisione, al tramonto!

Le origini

Devo fare una premessa per farti capire il perchè di questo post! Mio papà è maestro di yoga, (mio papà è morto quattro anni fa ma io lo penso sempre presente non riesco a parlare di lui al passato perché secondo me lui è ancora qui e con me)…. quindi…. mio papà è maestro di yoga. Appena andato in pensione, l‘anno in cui ho fatto la cresima, 1986, lo ricordo benissimo perchè in quei giorni è anche esploso il reattore di Chernobyl, è andato un mese in India precisamente a Lonavla e ancor più precisamente in una scuola dove insegnano tutt’ora yoga e la medicina Ayurvedica. La scuola si chiama Kaivalyadhama Institute e qui trovate il loro sito.

Tornato a casa ha cambiato la vita un po’ a tutta la famiglia: pratiche yoga un po’ per tutti,  lui che cercava d’insegnarmi la medicina indiana…pitta kafa e vata…alimentazione diversa: mangiare prima la frutta, carne ridotta al minimo, spezie sconosciute ai più in molti alimenti (curry e curcuma su tutto) e lui che faceva le Asana yoga la mattina, prima di pranzo e prima di cena. Ha proposto al comune di poter insegnare e nel giro di pochi anni aveva più di 40 allievi alla volta per più corsi ad orari diversi.

All’epoca io avevo 12 anni e mezzo e di questa ginnastica proveniente dall’oriente non me ne poteva fregare di meno!  Per farlo contento sono andata a qualche sua lezione ma vi assicuro che era una noia mortale, almeno per una dodicenne! Mi sono detta: mai più yoga. 

Questo libro me l’ha regalato papà. Mister Gharote era il suo maestro.

La riscoperta

A Giugno la Proloco di Montevecchia, di cui sono volontaria attiva perché mio marito ne è il Presidente, ha organizzato una seduta di yoga all’aperto al tramonto in un posto favoloso: il cucuzzolo di una collina con una vista spettacolare e io non potevo non andare!

Ho un po’ abbassato le difese riguardo lo yoga ed è stata una vera scoperta anzi una riscoperta

Non so se perché abbiamo fatto Kundalini yoga che è uno yoga particolare che richiama le forze spirituali e psicofisiche oppure il luogo,  le amiche venute con me o l’insegnante particolarmente brava forse è stato semplicemente lo yoga in sé.

Mi sono sentita come se mi fossi negata per tanto tempo una cosa di cui ne avevo assolutamente bisogno ma che in realtà non facevo solo perchè con mio papà ho sempre avuto un rapporto, diciamo, conflittuale.

Credo che questa sensazione di benessere, oltre ai benefici che la disciplina in sè dà, sia dovuta alla ricerca delle coccole perdute della mia infanzia…un cammino che ho iniziato con la lettura de “La via dell’artista”

Credo che ad ottobre mi iscriverò ad un corso di yoga.