qui parlo di me

Perdersi per ritrovarsi 

Vi starete chiedendo dove sono finita…in effetti non scrivo da un po’…ho perso la strada e anche un po’ d’ispirazione…gli ultimi 6 mesi sono stati i più difficili degli ultimi anni per via della mia salute ballerina…mi è sembrato di vivere col freno a mano tirato: per fare qualsiasi cosa dovevo mettere il doppio dell’energia!

Ora sono in Puglia in vacanza, la scusa è il matrimonio di una mia carissima amica, il mio anniversario di matrimonio, la quantità enorme di ferie da fare di mio marito…non ci abbiamo pensato due volte e a febbraio abbiamo prenotato aereo e albergo!

Questo stacco dalla routine mi aiuterà sicuramente a riposare, a recuperare la mia dimensione e a riprendere poi con più grinta.

Ne sto approfittando anche per studiare il corso di Bloggin di Gioia Gottini  per poi ripartire a settembre con una nuova impostazione del sito/blog, nuove rubriche e nuovi contenuti più legati alla mia attività artigianale.

I post de “La via dell’artista” rimarranno sempre a disposizione per chi inizierà a leggere il libro e ha bisogno di un supporto, uno stimolo o un confronto!

Perdere la strada a volte serve per ritrovarne una nuova, magari più interessante!

creazioni di nigutindor, la via dell'artista, qui parlo di me

ok la parola dell’anno….e adesso?

Avete trovato la vostra parola dell’anno e adesso? Cosa ve ne fate?
Vi dò qualche spunto raccontandovi quello che sto facendo io:

La mia è leggerezza e per averla sempre a mente l’ho scritta su una fotografia del cielo (lo fotografo spesso) e questa immagine è diventata la copertina del mio profilo su facebook. L’ho anche trasformata in una cartolina, l’ho stampata e messa sullo specchio del bagno.

img_8367

Vorrei che questa parola mi aiuti a sentirmi in modo nuovo, dopo tanta serietà, impegno, dovere e anche critica: per me leggerezza vuol dire non arrabbiarmi più se le cose non sono come “dovrebbero” essere, vuol dire gioco e anche un po’ di irriverenza, vuol dire anche dimenticarmi qualcosa, arrivare in ritardo o sbagliare tutto, insomma meno controllo su quello che faccio, azzittire il censore, essere più frivola e meno Rottermeier.

Ammetto che sui comportamenti tipici miei (precisione, ipercriticità, stakanovismo) ho ancora molto da lavorare ma piano piano conto di smussare tutti gli angoli.

Sicuramente questa parola è per me una grandissima fonte d’ispirazione per il lavoro, anche voi fatevi ispirare dalla vostra!

Per esempio è nata la collezione pins #parolinedolci: scritte coccolose e leggere su nuvolette e cuoricini.

Sta nascendo il progetto di partecipare alla fiera “Il mondo Creativo” di Bologna esponendo solo prodotti a tema nuvola (ve ne parlerò prossimamente).

Vorrei dare più spazio al mio intuito, che insieme a gioco è la mia parola di sostegno,  e sto seguendo il percorso #piccoligesti2017 proposto da Enrica Mannari…vorrei trasformare i disegni che lei propone ogni mese e che aiutano a riflettere su noi e su cosa abbiamo bisogno per davvero, in amuleti: simboli protettivi da appendere sul mio balcone a protezione della mia casa e della mia famiglia.

Sul gioco sono sempre un pò in difficoltà…l’imprinting di casa mia era…prima il dovere e poi il piacere e alla fine si faceva sempre e solo il dovere…e l’ho capito solo da poco che si può vivere anche in modo diverso da così.

Quindi ho bisogno del vostro aiuto! Pensavo di usare il gioco del “se fosse…..” per declinarlo proprio sulla parola dell’anno, per avere spunti di riflessione, modelli ed esempi da cui attingere quando insistono ancora i vecchi comportamenti.

Mi aiutate?

Se LEGGEREZZA fosse un film?

Un colore?

Se fosse una canzone?

Un personaggio televisivo?

Se fosse un capo d’abbigliamento?

Se fosse un carattere calligrafico?

Ditemi anche la vostra parola dell’anno e divertiamoci un po’ con lei!

qui parlo di me

Dal Rock’n’roll alle Coccole c’è in mezzo il personal branding

Io non faccio i lavoretti! Ora lo dico con consapevolezza e convinzione! Lo dicevo già nel 2015 ma non ne ero troppo convinta…in poco più di un’anno sono accadute tante cose!

Sono una creativa e un’artista, una crafter per dirla all’inglese, una che fa con le mani. Non lo faccio più per hobby  (anche se fiscalmente rientro ancora in questa categoria perchè ancora non vivo di quel che faccio, mannaggia, anche se l’idea è che la solfa cambi) è diventato il mio lavoro h24 e come tale ho cambiato l’approccio  al “lavoretto”.

Per fare questo passaggio da hobbista a crafter ho pensato che dovevo lavorare su me stessa, per comunicare al meglio quello che faccio ma non solo, in realtà avevo bisogno di capire quello che sono! Perchè Anna e Nigutindor sono la stessa persona/entità…hanno le stesse passioni, parlano la stessa lingua, desiderano la stessa cosa.

La cosa difficile era capire cosa! Dopo tanti anni a far l’architetto, sopravvivere tra cantieri maschilisti e file excels lunghi chilometri, dovevo ritrovare me stessa e cosa volevo comunicare al mondo!

Ho iniziato a guardarmi intorno e ho scoperto un mondo di “entrepreneur”: imprenditrici che  parlavano di come sopravvivere nel mondo dell’impresa fai-da-te ma che soprattutto condividono con me, una sconosciuta, con tutti,  le loro scoperte, tecniche, strategie, trucchetti! Il potere della condivisione! Mi sono iscritta a mille newsletter (se interessa anche a te un elenco lo trovi a questo post!) e ho iniziato a studiare: programmazione, social media marketing, personal branding!

Ed ecco che ho trovato la risposta! Per sapere chi sono, dovevo concentrarmi proprio su questo tema! Così ho acquistato l’ebook di Gioia Gottini “Tutto fa branding” (che consiglio a tutti) e ho poi deciso di fare il percorso privato con lei!

Il lavoro fatto con Gioia è stato un percorso psicologico, di conoscenza dell’Anna più nascosta. Mi ha dato gli strumenti e una strategia per capire chi sono i miei clienti. Mi ha aiutato a capire come comunicare al meglio chi sono e cosa faccio. Mi ha dato una guida da seguire sopratutto nei momenti no.

Il corso di Gioia è stato un investimento per la mia professione e professionalità ma ho scoperto che l’investimento è stato soprattutto su di me: mi sento più sicura, di me e di quello che faccio; ho entusiasmo ed energia da spendere nelle mie creazioni e nella mia vita, mi sento talmente sicura da poter consigliare ad altre persone di intraprendere il mio stesso percorso. Il primo consiglio che dò è che se anche tu vuoi uscire dal tuo sentirti “hobbista” per buttarti nel mondo imprenditoriale, prima di pensare ad aprire la pagina facebook per vendere di più, devi cambiare approccio e prima di tutto pensare a chi sei e a cosa vuoi comunicare.

Io ho capito che le mie creazioni nascono perchè mi fà stare bene fare con le mani, ma anche perchè danno gioia alle persone che mi circondano. Quasi sempre le mie creazioni fanno nascere un sorriso, dopo aver letto qualche frase motivazionale presente sulle mie ceramiche o aver visto qualche oggetto in argilla che richiama ricordi di bambino.

Ho capito che sono sempre alla ricerca dell’Anna bambina, che negli ultimi anni chissà dove è andata a finire così ogni occasione è buona per ricercarla, per sognare, per coccolarsi e coccolare.

Per me la ricerca è partita con la lettura de “La via dell’artista” di Julia Cameron e il conseguente percorso di sblocco creativo che sto condividendo con tutti i lettori di questo blog (guarda qui) e continua tutti i giorni quando dipingo la ceramica o lavoro l’argilla. La ritrovo tutte le volte che apro il forno e ammiro quel che ne viene fuori: occhi a cuore e gratitudine per il mondo intero.

occhi-a-cuore-e-gratitudine-per-il-mondo-intero-nigutindor