la via dell'artista

La via dell’artista:recuperiamo l’autonomia

Siamo quasi arrivati alla fine di quest’avventura con Julia Cameron e il suo libro “La via dell’artista”.  Abbiamo affrontato da gennaio un percorso davvero tosto sullo sblocco creativo e ormai siamo alla fine, possiamo dirci contenti!

Oggi affrontiamo l’undicesimo capitolo e si parla di autonomia. Una volta acquisita autostima, capire quali strategie adottare per produrre al meglio è fondamentale.

Abbiamo bisogno di pensare che possiamo farcela da soli!

Dobbiamo accettare che il nostro valore come artisti non è definito da quanto guadagno mensile abbiamo. Il tema “soldi” è abbastanza ostico per me che soffro di ansia da prestazione lavorativa…quest’anno mi sono data un obiettivo, molto realistico e non troppo esoso, e devo dire che sono soddisfatta di quello che sono riuscita a fare! L’anno prossimo punto più alto!

Arrivata a questo punto, se anche fossi obbligata per motivi economici, a dover riprendere con un lavoro fisso in un ufficio, non potrei mai, ma proprio mai, rinunciare alle mie pratiche creative.

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Queste pratiche comprendono, oltre alla pittura su ceramica e la creazione di oggetti in argilla, il ricamo, la creazione di abiti, il cucito creativo e le passeggiate per Montevecchia.

Il movimento delle mani è facilitato se il nostro corpo è abituato a muoversi in generale.

La mia parola di quest’anno è “movimento” e direi che l’ho seguita al massimo, muovendo le mani, ma anche le gambe (sono Walking leader per il gruppo di cammino di Montevecchia). Il movimento delle gambe è assolutamente necessario quando voglio staccare dallo stress, quando voglio ricaricarmi e quando ho bisogno di una spinta per poter poi riprendere a muovere le mani. Della parola dell’anno ve ne parlerò prossimamente, credo ci saranno delle belle sorprese in merito.

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E voi vi muovete? Avete notato questo collegamento tra movimento delle mani e movimento del corpo in generale? Personalmente, come lo attuate?
Se volete possiamo parlarne insieme nel circolo sacro su facebook, vi aspetto lì!

 

 

 

 

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Paura di essere artisti

Ho iniziato a leggere solo il primo paragrafo del nono capitolo de “La via dell’artista” di Julia Cameron e già gli spunti di riflessione  sono molti.

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Si parla di “paura”, quella che ti fa pensare e dire che non riesci a partire a fare qualsiasi cosa in campo artistico solo perchè si è “pigri”.

Ho sempre pensato di aver avuto la fortuna di aver studiato quello che volevo, i miei genitori non mi hanno imposto uno studio in particolare, ma certo non mi hanno incoraggiato a fare una scuola, secondo loro, poco qualificante.

Ho studiato al liceo artistico di Lecco perchè era una buona scuola, con buoni professori. Quando dovevo scegliere l’indirizzo ho scelto senza ombra di dubbio “architettura” e fisiologicamente mi sono iscritta alla facoltà del Politecnico a Milano senza farmi troppe domande.

Ad ora, conoscendo il mio percorso di abbandono dell’architettura e di riscoperta delle arti manuali e della ceramica, sto pensando che forse non ho fatto la scelta giusta…forse avrei dovuto fare l’istituto d’arte, quello dove ti insegnavano a maneggiare i materiali. Laboratori di falegnameria, ceramica, tessitura….continuazione naturale all’Accademia di Belle Arti a Brera o al Dams a Bologna.

Vicino a casa mia c’era quello a Monza, era (parlo al passato perchè ora non c’è più) alla Villa Reale per la precisione, in aule fatiscenti e studenti coi capelli rasta, sandali ai piedi anche d’inverno e tanti tatuaggi….i miei genitori neppure ne volevano sentir parlare!

E così quando dovevo scegliere ho fatto la brava bambina e l’idea di andare contro al loro giudizio non mi ha neppure sfiorata, o forse l’ho fatto, ma solo inconsciamente.

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E il mio inconscio, o la mia anima o il mio se superiore, chiamatelo come volete, mi ha dato il permesso di pensarci solo quando ha trovato poi un’anima affine, Ivan mio marito, che mi avrebbe supportata in qualsiasi cambiamento avrei deciso di intraprendere, che mi avrebbe aiutato a superare la “paura”.

E’ pazzesco come nel 2007, quando ho conosciuto Ivan, le sincronicità si siano messe all’opera per farmi capire che la mia carriera da Architetto Paesaggista era finita. Ci ho messo quasi 10 anni per capire, fidarmi, aver coraggio, affrontare le aspettative di altri e prendere la strada giusta e davvero è l’Amore a curare la paura.

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Il nono capitolo è iniziato col botto e promette tante altre riflessioni!! Voi avete iniziato a leggerlo? Che pensieri vi ha scatenato?

Vi aspetto nel Circolo sacro su facebook per parlarne!

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Perfezionismo vai via!!!!

Ormai dovrei aver imparato, ma ancora lo scetticismo non mi ha abbandonata: le cose giuste arrivano al momento giusto! Ho iniziato a leggere il settimo capitolo de “La via dell’artista” di Julia Cameron e il secondo paragrafo si intitola “Perfezionismo”

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Giusto in questi giorni diventavo consapevole del fatto che col mio perfezionismo non sarei andata da nessuna parte, che il perfezionismo che mi assilla mi blocca, la paura di fare qualsiasi cosa che non venga perfetta, mi blocca.

Continuo a rimandare preventivi da fare, progetti da presentare perchè non avendoli mai fatti ho paura che non siano all’altezza e abbastanza perfetti. Continuo a rimandare la scrittura di questo post perchè c’è una vocina (censore maledetto) che mi dice che tanto non sono capace di scrivere!

La sincronicità capita a fagiuolo perchè proprio in questi giorni ho pensato che mi sono stancata di questa situazione da “perfezionista”, che ho dato fin troppa voce al mio censore interiore e che era ora di uscire dalla mia comfort zone.

Ho pensato, per iniziare, a due cose da fare per sciogliermi un po’: questa estate leggerò il libro di Keri Smith “Piccolo manuale dei grandi sbagli” non vedo l’ora che sia agosto per iniziarlo!

Come seconda cosa, anche se in realtà l’ho fatta per prima, ho scaricato Snapchat e ho iniziato a snappare (si dice così?) con tutti i miei brufoli e le mie occhiaie, con la mia voce che non mi piace risentire e con tutto quello che indefinito e poco perfezionista c’è in un video immediato. Per fortuna dopo 24 ore si cancellano!

Per seguirmi cercate, ovviamente, nigutindor….vorrei parlarvi un po’ della mia quotidianità da crafter eclettica, magari un po’ alternativa, sicuramente allegra!!

Per l’appuntamento con La via dell’artista, ci rivediamo tra 15 giorni per l’analisi del settimo capitolo…ci sono degli esercizi molto interessanti da fare, come la mappa dell’invidia. Se volete parlare dei vostri risultati o delle vostre difficoltà vi aspetto qui ma anche nel Circolo Sacro su Facebook!