qui parlo di me

Ansia da prestazione

Non si parla di sesso in questo caso ma di lavoro.

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E’ quella che prende, solitamente si parla di donne, quando hai mille cose da fare per il tuo lavoro e oltre a quello devi pensare alla casa, pulizie e tutto il resto, preparare la cena al marito e magari avere il tempo per due coccole ogni tanto. E ti fa sentire sempre inadeguata, che non ce la fai, che ti fa desiderare il giorno lungo 48 ore.

Arrivo da una settimana con un week end di semi-relax, finalmente, solitamente è quello che si fa durante il week end, ma non io che lavoro in settimana per preparare materiale da presentare ai mercatini, che solitamente sono proprio nel fine settimana. Vuol dire lavorare a volte 7 giorni su 7  e vuol dire anche non riuscire a fare quelle cose che di solito si fanno il sabato mattina, come fare la spesa, cambiare la cerniera dell’anta della pattumiera che cede sempre e magari fare una passeggiata col marito.

Qualche mezza giornata ogni tanto me la prendo anche, ma non certo col marito che è al lavoro durante la settimana…e qui si rischia l’allontanamento continuo. E va a finire che di giovedì sclero, col marito chiaramente, e con chi altrimenti? Per fortuna ho un marito da #santosubito, come dice Gaia aka Vendetta Uncinetta in questo fantastico post che mi descrive alla perfezione, che viene con me ai mercatini, ma non chiedetegli di passare l’aspirapolvere, credo che non sappia neppure dov’è la presa per la corrente!

Lui esce di casa e fino alle 20 non si vede più, ore in cui penserà solo al suo lavoro, io invece a casa a barcamenarmi tra blog, produzione, fotografie, lavandino da pulire, casa da sistemare, magari fai una lavatrice mentre aspetti che asciughi l’argilla.

Credo di aver bisogno di un posto dove andare a lavorare….fuori casa….così la abbandono alle 9 e rientro alle 20 anche io e non ne sento il peso che tutte le volte che esco dalla mia “craft room”, leggasi angolo di paradiso, vedo disordine ovunque. Dicono che quelli della bilancia debbano lavorare in un posto ordinato, altrimenti si sentono fuori luogo. Forse è per quello che prima delle 11 non riesco mai a prendere un pennello in mano? E non sono una fissata da zero polvere ovunque…anzi!

E non venitemi a dire “per fortuna che non hai figli, altrimenti….” per me quella non è una fortuna.

Dove sbaglio? Pretendo troppo? Devo rallentare?

Voi come fate? Sono da sola in questa barca o siamo in tante?

qui parlo di me, social

Creativinrete: basta fare i “lavoretti”… ora si fa sul serio!

Giovedì scorso sono andata a Creativi in rete, l’evento dell’anno per chi, come me, si occupa di “fatto a mano” e creatività.

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Posso fare della mia passione un lavoro, ma devo essere preparata, saper comunicare chi sono e cosa faccio, in modo chiaro e senza fronzoli ma soprattutto è ora di cambiare l’atteggiamento nei confronti del mondo, senza aspettare che qualcun altro venga a fare il lavoro al mio posto, bisogna tirar su le maniche, smettere di lamentarsi, studiare, provare e trovare le strategie giuste.

La bellezza di questo mondo, quello dell’handmade in Italia, è nella condivisione e nel far rete, perchè davvero spesso questo lavoro è fatto di ore e giorni da sole in casa o nel laboratorio, a cucire, scrivere e fare fotografie, ma allo stesso tempo c’è grande solidarietà e voglia di condividere i fallimenti e i successi ma anche i modi per riuscire meglio. Io sono architetto e in 13 anni di professione nessun architetto senior è venuto a raccontarmi come è meglio muovermi per trovare un cliente  o la sua esperienza in cantiere. Io povera tapina neolaureata mi sono dovuta fare la gavetta, sgomitando anche.

In 3 anni che provo a fare dell’handmade non solo un hobby, ho sempre trovato creative come me, che mi hanno consigliato su come proporre meglio il mio prodotto, mi hanno incoraggiato a continuare e in particolare giovedì mi hanno anche insegnato come utilizzare Instagram per vendere meglio il mio prodotto, come andare a cercare il mio cliente ideale, come fare una about page che ispiri, come impostare e seguire un blog, come organizzare un corso, come comportarci col fisco e come dal nostro carattere e dalla nostra esperienza lavorativa possiamo comunicare la nostra unicità al mondo.

Ho ancora bisogno di tempo per far mio e interiorizzare tutto quello che ho appreso a creativi in rete, credo verrà fuori nei prossimi post, nei prossimi lavori e spero si vedranno dei cambiamenti nella comunicazione e nel mio progetto creativo. Ci vorrà tempo ma, per far bene le cose, se ne fanno una alla volta, con la giusta calma.

Intanto, per non smentire tutto quello detto fino ad ora, condivido le presentazioni che le relatrici , vere guru della comunicazione, hanno messo on-line dopo giovedì, più qualche altra chiccha da leggere e studiare subito, link a siti e informazioni da non perdere assolutamente! Preparatevi perchè son tante cose, tutte utili per crescere professionalmente nel mondo dell’handmade. Magari mettetevi nei preferiti la pagina e venite a sbirciarla ogni tanto!

Per iniziare seguite il sito di creativi in rete, per tenervi aggiornati sui prossimi eventi, perchè tutte noi tifiamo per le organizzatrici e sicuramente aspettiamo un’altra giornata simile a giovedì scorso!

Leggetevi il Manifesto delle Crafter, scaricatelo e condividetelo a più non posso, questi sono i nostri 10 comandamenti!

Seguite il sito di Carmen Tortorella per saperne di più su logo, font e palette colori. Sono le basi per impostare la grafica del vostro sito come se fosse un carretto dei gelati: tutti sanno che c’è, tutti lo cercano!

Iscrivetevi alla News Letter di C+B. Non basta seguire la pagina su Facebook, dovete proprio farvi arrivare nella vostra casella di posta più info possibili, perchè tutto quello che scrive Francesca Marano e le sue collaboratrici è oro colato, arriva tutto dall’esperienza vissuta, quindi vale pure doppio. In particolare condivido il suo post sulla sua esperienza di creativi in rete, perchè scrive anche di cosa è successo venerdì e per me è stato ulteriormente illuminante.

Scaricatevi gli e-book di Zandegù. Io ho scaricato quello gratuito “Scrivere Ganzo”  e lo stile di scrittura di Marianna ti apre ad una nuova dimensione!

Compratevi il libro di Carmen Fantasia Fisco amico per creativiper sapere tutto su ricevute, prezzi esposti e mercatini.

Leggetevi le slide di Enrica Crivello sull’about page per imparare come presentarsi al meglio, per far sapere a tutti chi sei e cosa fai. Iscrivetevi alla sua newsletter 

Studiate tutto quello che scrive Gioia Gottini sul Personal Branding  per imparare ad immaginare “il tuo cliente ideale” e sapere così dove andare a cercarlo.

Per ultimo vi lascio il link ad un post in particolare di Francesca Baldassarri. Da poco ho scoperto il suo blog su formazione e strategia di vendita on-line, su etsy in particolare (lei è il capitano del Etsy Italia Team) e ho trovato i suoi articoli una fonte inesauribile di ispirazione! Questo post in particolare propone 10 risorse gratuite da cui attingere per riuscire ad imparare quello che serve se fate tutto da sole nel mondo della comunicazione, marketing ecc. Alcune risorse sono uguali alle mie, d’altronde quelle sono!

Ultimo ma non ultimo link che vi propongo è per Gaia Segattini aka Vendetta Uncinetta. Non ci sono abbastanza parole per descriverla e sicuramente io non sono in grado di farlo, tanti più bravi di me l’hanno intervistata. Vi basti sapere ora che lei è la Guru delle Guru. Leggete il suo sito, iscrivetevi alla sua newletter e scopritela! Io le voglio un mondo di bene, non riesco a dire altro.

Vorrei ringraziare Paola Tartaglino di We Make A Pair e Paola Bologna di Oltreverso oltre a Gabriella Trionfi di Hobbydonna  per questa opportunità di formazione che hanno organizzato con impegno e fatica per noi.

Siete delle Galle!
Grazie!

eventi, prima o poi lo farò, qui parlo di me

Calzini per sollevare il cuore

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E’ stato un bellissimo pomeriggio creativo e di chiacchiere.

Qualche giorno fa ho chiamato le mie amiche creative della Brianza Teresa, Barbara e Roberta e ci siamo messe a lavorare tutte intorno al grande tavolo che ho in studio anche se un po’ strettine abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra.

Chi cuciva a macchina, chi attaccava nasini e occhi e chi ricamava linguacce.

Abbiamo risposto all’appello di Gaia Segattini Vendetta Uncinetta e ci siam messe per realizzare seguendo il suo tutorial di recupero calzini spaiati tanti pupazzetti da spedire all’Istituto Oncologico Pediatrico del Policlinico di Bari.

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L’obiettivo era realizzarne 200 entro oggi e manca davvero pochissimo!!! siamo a 187!!!

Il gruppo che si è formato “Solleva la mente con le mani del cuore” ha fatto un ottimo lavoro coinvolgendo tantissime creative da tutta Italia e presto lanceranno un nuovo evento.

Se volete quindi sollevare menti e cuori mettete mi piace alla pagina e rimanete connessi!!

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Noi li abbiamo spediti tutti abbracciati con l’augurio che poi il 18 maggio, quando verranno distribuiti, abbraccino tanti altri bambini.

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